World Intellectual Property Day 2023 – Women and IP: accelerating innovation and creativity

Il 26 aprile si celebra la Giornata Mondiale della Proprietà Intellettuale, ricorrenza istituita nel 2000 per ricordare internazionalmente che creatività ed idee innovative rappresentano strumenti preziosi in termini di incremento della competitività e della tutela di interessi più generali.

Era il 26 aprile 1970 quando entrò in vigore l’accordo istitutivo del WIPO (agenzia specializzata ONU) che con oltre 190 Paesi aderenti rappresenta forum mondiale per la politica, i servizi, l’informazione e la cooperazione in materia di  Proprietà Intellettuale.

L'immagine di un uomo che effettua una richiesta online in un articolo sul regime fiscale di Patent box

Ogni anno la Giornata tratta una tematica specifica. Ad esempio, nel 2022 il WIPO ha approfondito il rapporto tra giovani e PI fornendo numerosi spunti sulle potenzialità delle nuove generazioni (artisti, ricercatori, inventori, futuri imprenditori) in materia di innovazione.

Il tema del 2023 è “Women and IP: accelerating innovation and creativity” e fornisce approfondimenti in termini di utilizzo dei diritti IP da parte delle donne promuovendone impegno e presenza attraverso iniziative ed interventi mirati che non possono ovviamente prescindere dalla condivisione di dati utili a fotografare la partecipazione femminile nel contesto dell’innovazione.

Sul profilo dell’ideazione, recentemente l’Ufficio Europeo dei Brevetti (EPO) ha pubblicato i risultati di uno studio che evidenzia come in Europa tendono ad inventare più gli uomini che le donne: l’analisi, che è stata effettuata sui dati derivanti dalle domande di #brevetto inoltrate all’EPO dal 1978 al 2019, evidenzia che solo il 13,2% degli inventori è rappresentato da donne, percentuale decisamente cresciuta nel corso degli anni perché alla fine degli anni ’70 era ferma al 2%. I Paesi UE con il maggior numero di inventrici sono Lettonia, Portogallo, Croazia, Lituania mentre i numeri più bassi si registrano in Germania, Lussemburgo, Liechtenstein ed Austria. L’Italia si posizione al sedicesimo posto ed è la Sardegna a detenere il primato nella classifica delle regioni italiane mentre a Bolzano la percentuale di inventrici risultante dalle domande di brevetto è ferma al 4,3%. Il settore tecnologico e quello chimico, specie biotecnologico e farmaceutico, registrano la più alta quota di inventrici a discapito dell’ingegneria meccanica che invece detiene la quota più bassa.

Medesima tendenza si riscontra sul brevetto internazionale: come indicato recentemente dal WIPO, la percentuale femminile rappresenta il 16,2% degli inventori indicati nelle domande nel 2022.

Anche sul versante dei professionisti IP si registra un sensibile divario di genere, per lo meno in Italia. Gli ultimi dati veicolati sono di gennaio 2023 e rilevano che su 1328 iscritti all’Ordine dei Consulenti in Proprietà Industriale, le mandatarie marchi e brevetti rappresentano il 32.8 % (sono 438), quota solo lievemente in crescita rispetto all’ultimo quinquennio.