Giornata speciale per gli amanti della pizza. Oggi si celebra infatti il World Pizza Day.

Romana o napoletana. Classica o farcita. Comunque la si trovi a tavola, la pizza è il piatto italiano più amato e conosciuto al mondo. Ed è anche patrimonio dell’umanità o meglio lo è “l’arte tradizionale del pizzaiuolo napoletano”, dal 2017 nell’elenco del patrimonio immateriale Unesco.

Va da sé che nel corso degli anni l’industria del food ha registrato una sempre maggiore ricerca di originalità e creatività, in termini di selezione, abbinamento di ingredienti e metodi di lavorazione. E la creatività, si sa, chiama l’Intellectual Property 😉

Immaginiamo che tu sia uno chef (professionista o amatoriale) e che tu abbia ideato una ricetta di cucina. Che sia una pizza o altra pietanza. Cosa puoi fare per tutelare la tua creazione?

Innanzitutto andiamo con ordine.

Ricetta: what is it?

È una formula che consente di preparare alimenti e/o o bevande.

È una combinazione di ingredienti basata su un metodo preciso che ne rende possibile la replicabilità.

È (in sostanza) un procedimento.

Ipotesi 1: il procedimento che hai inventato e/o il risultato finale risulta (i) nuovo rispetto a quanto già noto e (ii) utile a risolvere un problema tecnico, in termini ad es. di riduzione dei tempi di cottura ovvero di migliore digeribilità dell’alimento. In questo caso potrai orientarti verso la tutela brevettuale. E così che hanno fatto ad es. gli inventori della pizza dimagrante proteica ovvero del metodo di cottura a vapore della pizza o ancora del metodo di produzione e conservazione della pizza napoletana artigianale.

Ipotesi 2: la formula che hai inventato non risolve un problema tecnico ma è comunque una combinazione creativa ed originale di ingredienti. Bada bene. Non parliamo di un mero elenco di alimenti e quantità ma di contenuti addizionali, in termini ad es. di descrizione della storia del piatto, di indicazioni circa le varie fasi della lavorazione, di foto e/o video esplicativi. In sostanza se la tua ricetta presenta non solo un giusto gradiente di creatività ma anche uno stile espressivo unico ed originale (il tuo stile), potrai orientarti verso la tutela del copyright, al pari dell’autore di uno scritto letterario.

Ricorda inoltre che anche l’impiattamento di una pietanza, il c.d. food plating, è suscettibile di tutela in via esclusiva. Ci riferiamo alla peculiare modalità di presentazione di un piatto, alla disposizione originale delle singole parti del cibo appena cucinato, all’abbinamento fantasioso dei colori. Ti è mai capitato di dire “wow, questo piatto sembra una pittura!”. Effettivamente in alcuni casi un piatto è equiparabile ad un’opera d’arte figurativa con possibilità di tutela sotto il profilo autoriale. Ma anche del design. O ancora del marchio d’impresa.

P.S. caro chef, ovviamente non dimenticare di registrare come marchio il nome del tuo piatto e/o del tuo ristorante e perché no.. anche il tuo nome!