Marchi e Metaverso: la prima Fashion Week e le opportunità di tutela

La tutela del brand nel metaverso costituisce tema di forte attualità dati gli scenari economici sottesi e di grande approfondimento da parte dei professionisti del settore, stante la mancanza di una effettiva regolamentazione in materia.

Il metaverso è in sostanza un mondo virtuale, principalmente inerente il settore gaming e della moda, con un sistema di economia sottostante.

Nel metaverso avvengono scambi economici perché attraverso sistemi blockchain e criptomonete si acquistano asset/token infungibili (NTF)

Di recente nel metaverso si è svolta anche una Fashion Week: con il format della sfilata virtuale, con avatar di modelli e modelle, con location digitali animate da musica, con outfit ed accessori realizzati tramite NFT, tutti acquistabili da parte dei partecipanti. All’evento hanno partecipato oltre 60 brand della moda, tra cui Dolce & Gabbana, Hugo Boss, Etro, Tommy Hilfiger, Hogan.

Si stima che nel 2030 il valore del metaverso sarà di circa 8-13 trilioni di dollari. Il tema presenta evidenti aspetti giuridici e tecnici: tra tutti, la questione della tutela dei marchi, specie se a usarli nel metaverso è soggetto diverso dal legittimo titolare del mondo reale. Problema forse meno rilevante per i brand notori data la tutela ultramerceologica di cui godono. Ma per tutti gli altri?

Evidente soluzione potrebbe essere estendere tutela e sorveglianza del proprio marchio nelle categorie riconducibili al mondo virtuale (Nike in questo ha fatto da apripista negli USA ed in UE), ma sempre in un’ottica di bilanciamento generale dei costi.

Stai pensando di usare il tuo brand anche nella realtà digitale? Ritieni di aver subito una violazione dei diritti del tuo brand nel metaverso?

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